La pratica dello yoga si compone sempre di due parti.
Una parte più teorica, fatta di quella sapienza antica che ci fa sempre sentire accompagnati e mai soli. I testi, le letture dei maestri, le parole vivificanti che vanno dritte al cuore, ci ricordano che siamo in un cammino nato da una saggezza antica quanto il mondo; ci riportano a un sapere comune e condiviso e mai esclusivo.
E poi il lavoro fisico: il contatto intimo con il nostro corpo, col respiro e con la mente. Il nostro personale e unico viaggio da assaporare passo dopo passo, in cui tracciamo con grande curiosità ed entusiasmo nuovi sentieri energetici, unificando nello stesso tempo pezzi di noi.
Sono queste due braccia a ricordarci che sapienza ed esperienza non vanno mai separate.
A noi rendere nostro qualcosa che nel contempo è sempre anche del mondo; a noi rendere concretezza di vita una saggezza eterna e universale.
E’ questo doppio impegno che amo tantissimo del mio lavoro.
Questa danza intorno a un fuoco comune.