E’ nell’uomo immenso che voi siete immensi. L’uomo immenso che è in voi è come una quercia gigantesca ricolma di fiori.La sua forza vi lega alla terra, il suo profumo vi solleva nello spazio e nella sua continuità siete immortali.”

Questi versi di Gibran che ci hanno accompagnati in una pratica prima dell’estate, li ritrovo, non a caso, oggi.

Mi guariscono e mi rimettono nella giusta prospettiva: individuo e persona sono due cose distinte.

Sono un richiamo forte a non misurarmi mai dai limiti, dagli errori, dai giudizi, dalle paure, dagli schemi dell’individualità.

Sono l’invito più bello a ricordarmi che la mia persona è fatta di immensità, di bellezza, è abitata contemporaneamente da terra e cielo.

Niente e nessuno potrà mai portarmela via.