Mi lascio attraversare da immagini ed emozioni di questo intenso mese indiano.

Come spesso succede in esperienze come questa dove mettiamo in campo tante cose di noi, dove non ci risparmiamo e dove ci lasciamo plasmare con coraggio da ciò che c’è da fare, mi sembra che il tempo trascorso sia stato un tempo lunghissimo.

Mi chiedo se sarò capace di ritrovare facilmente la mappa del mio quotidiano, mi chiedo se saprò dare la giusta attenzione e cura alle cose che nel frattempo ho seminato in me, se cambierà o no il mio modo di insegnare.

l’India è stata la mia casa in questo tempo di fine estate. Come tutte le case è stata il luogo in cui mi sono sentita bene con me stessa, in cui mi sono ritrovata e riconosciuta.

È a questa sensazione che ora voglio dare la mia massima attenzione: a questa dislocazione, a questo luogo esterno che è diventato interno. Una casa dentro la casa.

E soprattutto voglio continuare a sentire che avere tante case ci scalda il cuore e ci aiuta a crearne altrettante per gli altri .

Avere tante case ci indebita gioiosamente con la vita.