In me, quel sole!
In me, quella luna!”
Kabir
Queste fulminee parole ci hanno accompagnato ieri sera per l’ultima lezione prima della pausa estiva.
Le vedo come un’esortazione a guardarsi uniti, un invito a riconoscersi sempre così, nella pienezza degli opposti.
Ridiventare se stessi e donarsi è l’atto d’amore più grande che possiamo farci e fare.
È donare tutto di sé, anche le proprie fragilità, i propri spazi deboli, le proprie verità scomode.
Che sia un’estate di sole e luna.
Che sia danza e incontro.
Che sia maturazione d’essere.