Maestra,
è stata un’emozione forte, fortissima tornare a casa tua dopo dodici anni.
Tutto è rimasto come allora.
Un tempo fermo alle tue lezioni: i nostri tappetini impolverati; alla lavagna la gayatri e un appunto per ricordare la pausa estiva.
Un tempo fermo alla condivisione di vite e confidenze, perché praticare yoga significa sempre anche sapersi spogliare dalla nostra storia.
Ho viaggiato coi ricordi in mezzo a centinaia di libri e quaderni, in mezzo a quella passione sconfinata che tanto hai dedicato ai tuoi allievi.
Ciò che di tuo ora è qui con me continuerà ad esistere portando senso e direzione, rinnovamento e liberazione.
Sarà quel filo interminabile che ci sussurra che siamo eterni.
Om shanti shanti shanti maestra cara.