Le nostre immagini recedono,
la rosa ritorna ciò che era prima che noi la guardassimo.
Togliamo lo sguardo da dove l’acqua scorre
ed è di nuovo un puro fiume, 
non scriviamo nessun emblema sugli alberi.
Un modo di vivere comincia dove non c’è bisogno di schiacciare i petali per avere il profumo della rosa o di marcare i nostri lineamenti là dove l’acqua scorre.”
I primi versi di una poesia che ci ha accompagnate qualche settimana fa in una delle pratiche dedicate agli yama, ovvero a quei principi che ci ricordano di allenare la nostra naturale sensibilità etica.
Quanto spesso deleghiamo al pensiero di definire cose, situazioni o persone invece che lasciarli liberi di essere e di parlarci per quello che sono davvero: pure esperienze vive e trasformatrici.
Restituire alle cose la loro essenza profonda senza impregnarle del nostro vissuto doloroso è essere presenti a ciò che la vita ci dona istante dopo istante.
In questi giorni mi sono nutrita di incontri e di bellezza su tanti piani.
In questi giorni ho ricordato a me stessa che la vera libertà inizia dove sono capace di rendere libero il mio pensiero prima ancora che il mio fare.
In questi giorni, in mezzo a gesti quotidiani ed esperienze nuove, ho sentito semplicemente il passato lasciare spazio a una nuova me.
#consapevolezza