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“In quest’ora della sera
da questo punto del mondo
Ringraziare desidero il divino
labirinto delle cause e degli effetti”
Ultima lezione di questo 2022.
Si è soliti fare un bilancio a fine anno. Ci si guarda indietro. Si ripensa al tempo trascorso, si ricordano le cose belle e quelle meno belle, i problemi non risolti, i sentieri intrapresi, i nuovi incontri, gli eventi difficili. Si cerca di buttare ciò che non ci è piaciuto o che ci ha dato dolore; si cerca di tenere nel cuore ciò che invece è stato positivo e nutriente.
Ieri sera lasciandoci guidare da alcuni versi di una poesia abbiamo creato la nostra poesia.
“Io ringraziare desidero per la stabilità.
Per le ossa, per il viaggio del respiro.
Per quel sole che sta al centro e mi insegna a trasformare.
Per l’energia sottile e miracolosa che collega cellule così distanti.
Per la perfezione dei ritmi, che poco hanno a che fare con la meccanicità.”
L’abbiamo creata col corpo. L’abbiamo creata con i pensieri, con le parole portate dentro al cuore.
“Ringraziare desidero per la fluidità e la morbidezza, per tutti quei momenti che mi hanno trascinata via dalle certezze, allontanata dalla rigidità.”
No, non abbiamo accantonato nulla di questo viaggio chiamato anno. L’abbiamo semplicemente ringraziato perché “sempre” e “tutto”, particelle di unità sovversiva, restino la chiave e il linguaggio del suo ricordo.
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