“La realtà è luminosa” affermano gli antichi testi indiani perché ciò che è, non può che essere luce.
Lo splendore divino avvolge ogni cosa ma nello stesso tempo ogni cosa emana la propria luce. Essa sta all’esterno e all’interno unendo, come un ponte, fisica e metafisica.
Quanto mi piace guardare i campi di girasole in questo periodo. Quanto mi ricordano questa doppia responsabilità: cercare la luce ed essere luce a propria volta.
Quanto sarebbe bello intrecciare le nostre vite così, nella luce? Quanto sarebbe liberatorio ricordare che siamo nati null’altro che per questa integrazione?
Alla luce che sta dentro e che sta fuori.
Alla luce che in me attende ancora il suo giusto riconoscimento.
A quella luce che non riesco a vedere negli altri perché offuscata dai miei giudizi e dalle mie verità.
Alla luce tutta.