È importante avvicinarsi con cura al nostro mondo interiore.
È necessaria un’etica della delicatezza, che si avvicini con rispetto a quel fluire interno che gli antichi hanno sempre nominato come farfalla, respiro, anima.
La delicatezza è una virtù.
È un non pretendere di afferrare, di gestire, di imprigionare ciò che necessita l’espressione più piena.
È un diventare umili davanti a ciò che abita e vivifica la nostra forma.

Pensavo a questo mentre preparavo lo spazio per l’incontro di oggi. In un modo o nell’altro mi viene incontro tutta quella bellezza disincarnata che ha un valore essenziale per la nostra vita.
Quanto saprò essere davvero attenta, delicata e rispettosa verso quella parte e quanto riuscirò ad esserlo prima con me per poterlo essere con gli altri?
Ho posato un ultimo sguardo tutt’intorno. Che la via d’accesso al mio ascoltarmi e al mio ascoltare abbia sempre la dolce cura dell’amore.