Aveva ragione la mia maestra “Se ti innamori dello yoga non lo lasci più”.
Provo tanta tenerezza al ricordo di quel rito mattutino che portava sicurezza e incoraggiamento alla me di quegli inizi.
Mai mi sarei aspettata di comiciare un sentiero che non dava verità, ma mi invitava a cercarle di volta in volta in base alla mia crescita, alla mia predisposizione.

È un sapere, quello dello yoga, da fare generare giorno dopo giorno perché costantemente in dialogo con la nostra vita, con la totalità del nostro essere nel mondo.
È fatto delle nostre relazioni: con il corpo, con i pensieri, con il cuore. E in modo più sottile con le paure, le memorie, le difficoltà, gli attaccamenti. E in modo più vasto con ciò che sta fuori di noi.
La nostra pratica ha sempre un respiro più ampio di quello che immaginiamo; ha sempre dei modi per mostrarci dove non portiamo amore, dove non coltiviamo un contatto vivo e vitale con la realtà.
La nostra pratica, se lo vogliamo, sarà sempre un inizio, sarà sempre ricerca, sarà sempre scoperta.