“Si entra nella realtà stando fra le cose e raccogliendosi presso di sé”

La cosa più bella di questo periodo per me è ricominciare a scoprire gli inizi.
Quei piccoli segnali che la natura sparge qua e là durante la giornata.
Li sento come la trama sottile di una verità materna e feconda che spesso non cogliamo; un modo per rassicurarci e al tempo stesso ricordarci che al principio di tutto un’amore intelligente desidera solo la nostra evoluzione.
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Nelle pratiche che ci accompagneranno in questo mese faremo riferimento a ciò che durante l’inverno abbiamo guardato, accolto, abbracciato e curato per muoverci verso la nostra primavera e per cercare il nostro posto nel movimento della vita.
Creare un nido sicuro di stabilità e sicurezza dentro per ripartire nuovi, diversi, compresi, perché è entrando nella realtà che si compie la vera trascendenza.