I nostri passaggi più luminosi si presentano sempre come la notte più lunga. Come se quel qualcosa di grande e potente in noi avesse bisogno di conoscere tutto il buio, tutta la morte, tutta la paura per poi risvegliarsi alla sua vastità.
Stasera a fine lezione abbiamo meditato davanti alla semplicità di una fiamma. Bisognerebbe ricordarlcelo più spesso che siamo qui per accendere cuore, mente e anima e non per lasciarci spegnere da comodità e rapporti che non vanno più bene per noi. Bisognerebbe ricordarcelo più spesso che per sentire davvero dobbiamo imparare a calarci giù, a raccoglierci come un seme nel buio della terra, a incontrare quell’inverno maestro che ci esorta a cambiare.
Allora chiudi gli occhi e illumina il tuo sentiero.