Mi sono affidata alla terra nei giorni scorsi. Appena ho potuto ho cercato di perdermi in mezzo a lei, sentendomi grata per quel sollievo e quel sostegno che mi arrivava puntuale ad ogni respiro.
Questo periodo difficile continua ad essermi maestro in tante cose. Ogni giorno sono messa di fronte a nuove consapevolezze, alla scelta di non giudicare, di guardare oltre ogni dualità, di non lasciarmi trascinare dalla paura, di avere pensieri che mi nutrono e mi radicano.

Allo stesso modo mi affido ad un’altra terra, che è il mio corpo, perché luogo assoluto di presenza a quella vibrazione che mi abita fin dall’inizio – e forse ancora prima- e che mi ha voluta fortemente qui, in questa storia, in questo momento.

Le pratiche di questo periodo – e fino a Natale- saranno indirizzate sempre di più a trovare nella forza tranquilla della terra d’inverno la nostra forza, che è nello stesso tempo forza di resilienza e forza del lasciar andare; che è forza nell’abbracciare l’oscurità e forza per creare luce.
A noi un nuovo mondo è già dato.
Sta lì.
Attende paziente il nostro risveglio.