L’esperienza della vita è sempre un’esperienza integrale. Passa attraverso tutto il nostro essere: corpo, emozioni, mente. Quando neghiamo qualcosa di noi, quando pensiamo di poterci incamminare solo con una parte e non con l’interezza di ciò che siamo, restiamo fermi, zoppi, in quel sentiero che dovrebbe portarci alla scoperta più grande.

L’ho capito dopo lunghe cadute che quella mia parzialità non bastava a farmi procedere. Per questo delle tante esperienze fatte, a volte anche apparentemente distanti tra loro, nessuna è stata mai “per niente”. Tutte mi hanno permesso di osservare. Non è mai negando, ma è accompagnando all’equilibrio ogni parte che diventiamo yogici, ovvero unificati. È nella nostra unione che si dispiega quell’oltre che collega ogni cosa: la terra, il cielo, il mondo.
Allora ogni volta che ci metteremo alla ricerca senza riserve tutto il cosmo lo farà invisibilmente insieme a noi.