Ogni anno ritrovo vecchi riti per fare nuovo il mondo.
Sono semplici i gesti di cura che semino qua e là, eppure mi aiutano a nutrire quel tempo dei passaggi, mi aiutano a rendere sacre le trasformazioni, fuori e dentro. Mi esortano a pormi domande perché non mi allontani troppo dal mio cuore. L’anima necessita della mia più viva attenzione, necessita che mi accorga delle possibilità, che mi sintonizzi sulla pienezza, sulla libertà, sulla vita.
Che cosa in me ha bisogno di essere risvegliato? Che cosa è importante che io faccia fiorire? Che cosa ormai non può aspettare più?