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“Passare attraverso ciò che passa,
lo sguardo fisso su ciò che non passa”.
(Swami Abhishiktananda)

Posavo lo sguardo qua e là pensando che fra pochi giorni gli addobbi riposeranno ancora per molti mesi dentro agli scatoloni, quando mi sono accorta della luce dell’alba. Intensa, rosa, bellissima. È stato come un richiamo per questo ultimo giorno di festa.
Quest’anno sarà un ricominciare diverso per tutti. Non semplice da accogliere, soprattutto per i ragazzi.
Quest’anno avremo più che mai bisogno di prenderci cura. Di curare tutti i rapporti a partire da quello con noi. Avremo bisogno di curare di più le nostre relazioni, di curare il luogo in cui viviamo e l’ambiente che ci circonda. Avremo bisogno di prenderci cura del tempo, anche di quello non vissuto.

La cura sarà quello spazio energetico dal quale trasformare l’interno e l’esterno. Sarà il modo per non lasciarci indurire dagli eventi. Sarà il modo per connetterci sempre con l’alba affinché da essa ne nasca una nuova direzione. E nel curare i doni più veri, quelli che restano al di là di ogni passare. La cura sarà la nostra conversione.