È stato guardando l’orizzonte che me ne sono accorta. Se la riusciamo a vedere c’è una linea sottile anche nelle nostre decisioni. Una linea che confonde ciò che scelgo per reazione da quello che invece scelgo perché viene dal mio essere profondo.

Qualche giorno fa riflettevo sul consiglio di un’amica. Mi sono domandata più volte se intraprendere o meno una nuova strada. Al di là delle possibilità che nuove vie fanno sempre scaturire, mi sono accorta di quante volte le nostre scelte sono già state scelte dalla mente prima che da noi. Mi sono accorta che spesso il problema più grande è l’accanirci a quell’idea di noi che non ci permette di cogliere ciò che vorrebbe in realtà il vero noi. È più restiamo rigidi con corpo, mente e intenzioni a quella forma che noi o qualcuno per noi ha stabilito, meno riusciamo a gioire con la vita.

Quant’è difficoltoso saper giocare con quello che la vita ti pone davanti, provare a indossare nuovi modi d’essere, immaginarci diversi?
Ho lasciato cadere ogni risposta davanti a quella linea, ogni indecisione. Mi sono semplicemente immersa in quelle acque placide senza più preoccuparmene.
Stavo nuotando tra le nuvole.