“Di tutto restano tre cose: la certezza che stiamo sempre iniziando, la certezza che abbiamo bisogno di continuare, la certezza che saremo interrotti prima di finire. Pertanto dobbiamo fare: dell’interruzione un nuovo cammino, della caduta un passo di danza, della paura una scala, del sogno un ponte, del bisogno un incontro.” (F.Sabino)

Anche oggi c’è un sole meraviglioso che abbraccia ogni cosa. Annuso questa primavera che è già nell’aria da un po’. La sento come la cosa più stabile di questi giorni, una madre sicura che prepara nidi, che dà forza a germogli, che rassicura il mondo.
Ieri sono stata particolarmente nervosa. Non è sempre semplice accogliere i nuovi equilibri. Mi sono accorta di quanto siano importanti cose ormai scontate. Mi sono accorta di quanto la me di oggi ami trovare sostegno e spinta in modo diverso da un tempo.
Per noi è una sicurezza che la natura si risvegli ogni anno, ma quando ci rivolgiamo al piccolo mondo dell’umano, le cose non stanno così. Non è sempre facile accettare i cambiamenti degli altri, ma niente rimane uguale. Le persone crescono, fioriscono desideri, si muovono passioni, mutano i rapporti. Se lo accetto con semplicità in me, riesco ad accettarlo anche negli altri.
In questi giorni di incertezza voglio fare del cambiamento la mia certezza. Lo farò diventare una strada, un viaggio, un’avventura. E ascolterò senza distrarmi la donna che ne nascerà, rivolgendomi a lei come fa la primavera, con rispetto e premura, con gioia e leggerezza, lasciando che l’affidarsi diventi una salda profonda radice.