Lo dicevo ieri a mia figlia adolescente che continuava a lamentarsi per programmi familiari non corrispondenti ai suoi piani, ma al tempo stesso avevo bisogno di ripeterlo anche a me.. “Ama ciò che c’è. Anche se ciò che c’è non sempre ti piace, non sempre è ciò che ti aspettavi, non sempre è facile.” Troppo spesso me ne dimentico anch’io e ricado nell’illusione che la felicità sia sempre in ciò che mi accade o in ciò che cerco. Lo yoga ha una parola speciale per questo: santosha, l’appagamento. Imparare ad amare ciò che arriva senza lasciarmi incantare dalle mille mete proposte della mente, mi riporta ad onorare il mio personale ed unico viaggio.
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Risparmio energetico
