Pacifico sia il cielo, pacifica sia la terra,

pacifico l’ampio spazio nel mezzo ” (Atharva-veda XIX,9)

Le prime righe di un antico canto dedicato a śānti, la pace, nelle lingua sanscrita.

Gli antichi erano consapevoli di quanto la pace fosse un dono dall’alto dal quale dipendono tutti gli altri doni.

Non esiste pienezza di vita umana senza la pace; non può esserci pace nella terra se c’è discordia nella profondità dell’uomo; non può esserci pace nel cuore se c’è conflitto sulla terra.

Per questo lo śānti-mantra veniva recitato all’inizio e alla fine di ogni atto sacro: per ricordare che solo da lì passa il vero cambiamento.

Śānti

È una parola con cui concludiamo sempre le nostre lezioni, prima di ritornare aile nostre responsabilità, prima di ritornare agli alti e bassi del quotidiano.

Per me è mettere insieme la mia fragilità e il mio impegno a cambiare, i miei errori e il mio volermi bene, le mie imperfezioni e il mio sentirmi comunque sempre amata.

Una dolce potente parola che scalda il cuore e le labbra.

Śāntiḥ śāntiḥ śāntiḥ