Lo yoga è un sistema organico dove ogni cosa è importante se vista anche in relazione al tutto. Così, ogni volta che ci confrontiamo con noi stessi, con il nostro corpo e i suoi limiti, con le nostre emozioni e le loro onde, con la nostra mente e i suoi capricci, in realtà compiamo un gesto capace di espandersi da noi al mondo.
Diventiamo più consapevoli, più empatici, più compassionevoli perché prima di tutto impariamo ad esserlo con noi.
Ogni volta mi sorprendo di quanto i testi siano strumenti preziosissimi per comprendere questo sottile movimento. Sono come una voce che mi dice “Comincia da te invece che desiderare che sia l’altro ad essere migliore.”
In realtà non è solo un progredire questo. In un certo senso è un tornare indietro, un tornare all’essenziale, a quel nucleo spontaneo di bontà, serenità, appagamento, che ci appartiene da sempre.
E’ quell’inizio indicato dalla radice sanscrita “sam”: insieme.
Insieme perché il nostro “fare bene’, “fare meglio”, non serve solo a noi e a chi amiamo ma serve alla comunità, serve al mondo, serve al futuro.
Insieme perché siamo tutti abitanti della stessa corrente divina; tutti in volo verso un principio comune.
Insieme si cresce, si ci sostiene, si ritrova la strada.
Lo stesso pulsare fiorito, insieme.