Qualche giorno fa, a causa di uno slittamento di lezione, è arrivata lei a dare il via alla primavera.

Dhumavati: “colei che dimora nel fumo”.

Una dea che ci invita a cercare una bellezza non apparente, non esteriore, non immediata ma saggia, responsabile e coraggiosa.

Tante cose si potrebbero dire di questa donna vecchia e vedova e tante le abbiamo lasciate scorrere in noi lo scorso giovedì durante il corso dedicato alle donne.

“Una dea non facile per una stagione così bella” mi sono detta, ripensando successivamente a questa strana coincidenza.

Poi d’improvviso ho sentito che lei era arrivata per me. Mi parlava direttamente con quel suo invitarmi a restare in quel fumo, in quelle fasi di smarrimento dove spesso mi tradisco e lascio che la delusione mi porti via. Mi invitava invece a starci con grande presenza e una mente vuota da aspettative e programmi.

Solamente per cercare le mie forze.

Un fiore sboccia sempre libero.

Questa è la sua autentica bellezza.

Spetta davvero a noi, con le nostre energie interne, cercare, nutrire, essere la primavera.

Grazie Dhumavati.