Quando un veleno della mente si manifesta, sia presso di noi, sia presso un’altra persona, il modo di procedere può essere suddiviso in tre tappe: sentire, vedere, compatire”

Le prime righe di una lettura che ci ha accompagnati la settimana scorsa.
Il triplice antidoto a cui far riferimento ogni volta che soffriamo.

Sentire richiede tutta la nostra presenza, l’apertura e il coraggio di non tirarsi indietro davanti al tumulto di pensieri ed emozioni.

Il mio primo passo:
Sono disposta a lasciarmi toccare perché il dolore può diventare la mia guarigione se lo lascio plasmarmi.

Vedere richiede quell’intelligenza che sa distinguere la realtà delle cose dalla falsità delle credenze.

Il mio secondo passo:
Vedo in me e negli altri lo stesso sottostante bisogno d’aiuto e d’amore in ogni circostanza, anche la più difficile.

Compatire richiede la gentilezza del nostro cuore, richiede di amare di più, di amare e di amarsi di un amore più grande che non ha nulla a che vedere con le ferite, le ingiustizie o i risentimenti.

Il mio terzo passo:
mi amo come sono in ogni momento , con le mie fragilità e le mie sfaccettature. Mi amo perché sto imparando a crescere e a cambiare.

Sentire, vedere, compatire: tre facce dello stesso gioiello.”