“Lo yoga è la mia medicina!” mi è stato detto poco tempo fa da una cara amica e allieva.

Che bello sentire quanto la pratica possa essere un sostegno e un nutrimento a disposizione per il nostro star bene!

In una lezione di yoga si intrecciano principalmente tre strade:

Lo studio dei testi –svadhyaya- utile ad osservare il funzionamento della nostra mente, a destrutturarci e a orientarci verso un senso e un ordine più alto.

Il lavoro fisico ed energetico -asana, pranayama, samyama-; Il mondo corpo come via d’accesso a quegli stessi insegnamenti: posso provare ad abbandonarmi, ad aprire senza pericolo le mie corazze, a lasciarmi sostenere dalla mia stessa forza o avvolgere dal mio stesso respiro.

E infine il nostro essere insieme -il sangha- la condivisione di un tempo che ci fa sentire accompagnati gli uni con gli altri, che ci fa sentire insieme nel costante gioco dei contrasti.

Tre strade unite per ingentilirci, per renderci grati, per farci accorgere che il viaggio della vita ha valore per ogni tramonto, per ogni tempesta, per ogni nuova alba.