Giunge con delicatezza l’alba, rendendo morbidi i confini, chiedendomi di stare giusto nel mezzo tra il non-più e il non-ancora.
È questa gradualità, così difficile da accettare, che lo yoga ci insegna con tutte le sue pratiche.
Restare accesi con pazienza e disponibilità in quello spazio non definito, ci aiuta a sentire il dono della nudità: lasciar accadere le cose invece che rincorrerle.
Perché ricevere senza cercare è la nostra grazia.